Osservare con attenzione la presenza dei corpi nello spazio permette di fare notevoli considerazioni anche nel campo dei Gender studies.
Si nota, ad esempio, che durante tutto il XIX secolo le donne non figurano in alcun resoconto di viaggio. Nella scrittura delle prime avventure d’oltremare, l’esploratore viene descritto come colui che si rapporta alla terra da scoprire e da civilizzare come fosse una bella donna affascinante. Gli studi di genere hanno quindi contribuito a denunciare lo stretto legame tra imperialismo e maschilismo, a partire dall’appropriazione di alcuni termini della sfera sessuale, come nel clamoroso caso della “scoperta delle terre vergini”.
Nel corso degli anni, l’esperienza delle donne nello spazio è stata più circoscritta e limitata rispetto agli uomini. Il luogo domestico, cioè la casa, ha rappresentato per la donna il terreno in cui si è perpetuato il proprio isolamento rispetto agli spazi pubblici ed il suo sfruttamento in termini di riproduzione di valori della società patriarcale; mentre per l’uomo ha costituito fonte di relax e di soddisfazione dopo i vari impegni quotidiani. In molti annunci-stampa degli anni ’60 vengono rappresentati uomo e donna in ambiente domestico e le idee di sottomissione, inferiorità e dipendenza da parte della donna, emergono con grande forza.
Dunque, le donne entrano nella geografia come mogli o come madri, escluse dagli spazi pubblici dominati dagli uomini. Le nuove forme di comunicazione sembrano distaccarsi da tale approccio inserendo la donna anche all’interno di spazi sociali. Accade un’evoluzione da questo punto di vista, ma una pessima evoluzione. Perché il corpo femminile irrompe nella scena pubblica ma come oggetto sessuale desiderabile. La comunicazione di promozione turistica e territoriale ne fa tesoro, ad esempio.
Proprio per questo, oggi essere osservatori attivi ci permette di denunciare queste forme di comunicazione che ci sommergono continuamente. E mi chiedo: non sarà forse un’anomalia il fatto che molta gente si indigni maggiormente quando il corpo della donna è mostrato liberamente per sfatare alcuni tabù; ed in forma minore quando invece è sfruttato a fini pubblicitari e promozionali per attirare ancora un target che si riduce all' "uomo dominatore della scena pubblica”?
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